Convex – Siamo davvero allo svapo 2.0?

Foto del Produttore

Da pochi giorni si è concluso il Vapitaly 2019, la fiera del vaping più importante d’Italia, e possiamo ritenere che, anche quest’anno, il settore non ha partorito grandi innovazioni, pur includendo il comparto Pod Mod, che, seppur globalmente migliorato, non è più una fresca novità. A smuovere le acque ha contribuito un nuovo prodotto, che si propone come uno strumento rivoluzionario: il Convex.

A prima vista, il Convex, accessorio made in Italy prodotto dalla Mizar srl e distribuito da The Fog Vape Shop & Wholesale, sembra un dripper, non fosse che a smentire l’apparenza è un attacco drip tip a doppio o-ring che prende il posto del più atteso connettore filettato 510. Infatti, il Convex non è un atomizzatore e basta smontarlo per rendersene facilmente conto, se non altro per l’assenza delle classiche torrette porta resistenza.

Il Convex è un semplice dispositivo che si può posizionare su qualsiasi atomizzatore al posto del drip tip (standard 510) e che presenta una camera in cui è possibile inserire un materiale vegetale a scelta, tra quelli innocui, allo scopo di aromatizzare il vapore generato dall’atomizzatore sottostante. Quando il vaper inala attraverso il drip tip in dotazione, la bocca riceve un vapore aromatizzato.

Foto del Produttore

Abbiamo testato il Convex, riservandoci di parlarne solo dopo lunghi test, vista la novità assoluta. Nell’intervista che segue, ne parliamo con l’ing. Andrea Carraro, professionista dell’hi-tech, vaper di navigata esperienza e moderatore del gruppo Facebook di Alkemikosvapo.

Andrea Carraro

Andrea, spiega cos’è e com’è fatto il Convex.
Possiamo definire il Convex come una sorta di drip tip aromatizzante. Il corpo è interamente realizzato in acciaio 316L e il drip tip in POM c. Il diametro esterno è di 16mm, mentre l’altezza totale è di 36mm, inclusi 6mm di attacco drip tip standard 510, che scompaiono nell’atomizzatore, una volta montato. La camera interna ha un diametro di 15mm, per un’altezza di 15mm. Il fondo della camera è svasato e converge verso una retina, che ha lo scopo di trattenere il materiale vegetale, mentre la parte superiore è limitata da una flangia filettata, che alloggia una seconda retina, che evita l’aspirazione accidentale del solido inserito nella camera. Le pareti interne sono scavate da un’elicoide, che parte dalla filettatura superiore e termina quasi a livello della svasatura inferiore.
L’assemblaggio di tutti i pezzi avviene tramite filettature prive di o-ring.
Anche il drip tip è filettato e si avvita nella flangia superiore, garantendo il bloccaggio della retina superiore.
La connessione all’atomizzatore è resa possibile da un attacco drip tip standard 510 con doppio o-ring.

Immagine del Produttore

Qual è il principio di funzionamento del Convex?
Il Convex consente di alloggiare al suo interno un materiale vegetale a scelta (tabacchi, erbe, scorze di frutta e simili) e, tramite il vapore generato dall’atomizzatore sottostante, ne permette un’estrazione istantanea in corrente di vapore. Le molecole aromatiche più volatili vanno ad aromatizzare il vapore un attimo prima di essere inalato.

Come sono andati i test?
Ho eseguito tre test differenti nell’arco di due settimane di uso continuativo ed ho raccolto i seguenti dati:

Test numero 1:

  • Liquido utilizzato: base neutra 50PG/40VG/10H2O, 3mg/ml di nicotina;
  • Battery box: Luxotic BF by Wismec;
  • Atomizzatore: Tobhino BF RDA by Wismec;
  • Coil: 6 spire di Ka-A1 26AWG su punta da 3mm;
  • Materiale vegetale: tabacco Natural American Spirit e tè verde.
Convex + Tobhino BF RDA by Wismec + Luxotic BF by Wismec (Foto: Andrea Carraro)

Risultati:

  • Vapore freddo.
  • Aroma presente, percepibile, non eccessivo
  • Primi segni di formazione di condensa dopo un consumo di circa 1,5ml di base neutra.
  • Evidenziato trafilamento di condensa dalla filettatura della flangia inferiore.
  • Nel corso dell’utilizzo, rilevata notevole caduta di condensa dal Convex alla resistenza dell’atomizzatore.
  • Interrotto il test dopo circa 7ml di consumo di base neutra, per accumulo eccessivo di condensa nel materiale vegetale.

Test numero 2:

  • Liquido utilizzato: base neutra 50PG/40VG/10H2O, 3mg/ml di nicotina;
  • Battery box: Luxotic BF by Wismec;
  • Atomizzatore: Speed Revolution by Luca Creations;
  • Coil: 6 spire di Ka-A1 26AWG su punta da 2,5mm;
  • Materiale vegetale: tabacco Natural American Spirit e tè verde.
Convex + Speed Revolution by Luca Creations + Luxotic BF by Wismec (Foto: Andrea Carraro)

Risultati:

  • Vapore freddo.
  • Aroma presente, percepibile, non eccessivo.
  • Primi segni di formazione di condensa dopo un consumo di circa 1,5ml di base neutra.
  • Evidenziato trafilamento di condensa dalla filettatura della flangia inferiore.
  • Nel corso dell’utilizzo, rilevata notevole caduta di condensa dal Convex alla resistenza dell’atomizzatore.
  • Interrotto il test dopo circa 7ml di consumo di base neutra, per accumulo eccessivo di condensa nel materiale vegetale e coil incrostata come a seguito dell’utilizzo di un liquido all’aroma organico.

Test numero 3:

  • Liquido utilizzato: base neutra 60PG/40VG, 3mg/ml di nicotina;
  • Battery box: Colossal 80W by asMODus;
  • Atomizzatore: Dvarw MTL da 22mm by KHW Mods;
  • Coil: 5 spire di Ka-A1 26AWG su punta da 2,5mm;
  • Materiale vegetale: tabacco Natural American Spirit e tè verde.
Convex + Dvarw MTL 22mm by KHW Mods + Colossal 80W by asMODus (Foto: Andrea Carraro)

Risultati:

  • Vapore freddo.
  • Aroma presente, più intenso rispetto ai test con base neutra 50PG/40VG/10H2O, non eccessivo.
  • Primi segni di formazione di condensa dopo un consumo di circa 3,5ml di base neutra.
  • Risolto trafilamento di condensa dalla filettatura della flangia inferiore.
  • Minor caduta di condensa dal Convex alla resistenza dell’atomizzatore, ma comunque presente e rilevabile dall’inscurimento progressivo dei baffi del cotone.

La caduta di condensa “colorata” sulla resistenza è un problema che ho riscontrato anch’io in tutti i miei test e anch’io ho sentito la necessità di utilizzare un filo da 26AWG, in luogo del 28AWG che utilizzo più frequentemente, per cercare di scaldare un po’ di più il vapore.
Tornando alle domande, che conclusioni hai tratto sulla restituzione aromatica del Convex?

L’aroma è percepibile, ma a mio avviso l’intensità non è ancora paragonabile a quella tipica dello svapo tradizionale con liquidi all’aroma organico. La sensazione è che la palette aromatica non sia del tutto completa e che le molecole che riescono ad essere veicolate in corrente di vapore siano quelle più volatili. Comunque sia, sono distinguibili un numero sufficiente di note aromatiche da permettere di caratterizzare il materiale vegetale utilizzato.
La migliore esperienza l’ho avuta con la base neutra 60PG/40VG, data la maggior percentuale di PG, che è notoriamente un solvente dall’alta capacità di veicolazione dell’aroma, ma resta il fatto che l’intensità aromatica non è comunque paragonabile a quella raggiungibile svapando un liquido all’aroma organico di media forza.

Convex + Dvarw 16 by KHW Mods + Tesla Stealth Mini (Foto: Andrea Pastore)

Mi trovo d’accordo con le tue osservazioni. In particolare, anch’io ho rilevato nel vapore una certa ricchezza di note di testa, una moderata restituzione delle note di cuore ed una scarsa o nulla riproduzione delle note di coda. Ho trovato il Convex abbastanza buono con i tabacchi chiari, incluso il Cavendish chiaro, con spezie particolarmente odorose, come l’anice, e con erbe profumate, come la menta, il tè e la camomilla. Non l’ho trovato altrettanto buono con i tabacchi scuri, come il Kentucky ed il Latakia, che vengono decapitati delle caratteristiche note black.
Proseguendo, tanti utilizzatori del Convex hanno riscontrato un notevole raffreddamento del vapore e devo ammettere che anch’io ho riscontrato la stessa caratteristica. Cosa ne pensi?

I test li ho condotti con un filo da 26AWG a wattaggi diversi, ma il vapore è sempre giunto alla bocca freddo, anche scaldando un po’ di più la svapata.
Credo che la perdita di calore sia da attribuire all’interferenza del materiale vegetale, all’assorbimento di energia da parte del processo estrattivo, alla formazione di condensa ed alla conduttività termica delle pareti in acciaio del Convex.

Gli ultimi due punti meritano un approfondimento.
In tutti i test ho evidenziato la formazione di condensa, fortemente influenzata, come mi potevo aspettare, dalla presenza o meno di acqua nella base neutra. Infatti, nei test eseguiti con base 50PG/40VG/10H2O, la formazione di condensa è stata considerevole e, dopo circa 2ml di consumo di base, il materiale vegetale risultava molto umido e un po’ di condensa arrivava in bocca durante il tiro. Nel test eseguito con base 60PG/40VG, ho notato miglioramenti da questo punto di vista.
Anche la geometria del prodotto fa la sua parte. Per esempio, è mia opinione che l’elicoide presente sulla parete interna della camera faccia defluire verso il basso la condensa che si forma in camera. Tale condensa tende poi a percolare dal Convex all’atomizzatore, fino a raggiungere la coil. Il problema è che, a questo punto, la condensa non è più di sola base neutra, ma è colorata dai prodotti di estrazione del vegetale e questo causa inscurimento del cotone e formazione di incrostazioni sulla coil. Infatti, pur rimuovendo il Convex e svapando con i drip tip originali, gli atomizzatori continuavano a restituire aroma o, addirittura, sentori di bruciato.

Dal punto di vista termico, nell’uso continuativo, il Convex tende a scaldare notevolmente, in particolare le pareti. In alcune occasioni, al tatto il Convex è risultato parecchio caldo e, causa le dimensioni ridotte del drip tip in POM c, qualche fastidioso contatto con le labbra c’è stato. Il problema sta nel fatto che l’interferenza del materiale vegetale non permette un efficace trasferimento del calore dalle parti in acciaio al vapore. Quindi, il dispositivo resta caldo ed il vapore freddo.

In conclusione, cosa ne pensi del Convex? Lo consiglieresti?
A parer mio, nonostante i difetti rilevati, che potrebbero essere risolti attraverso un attento sviluppo del primo progetto, il Convex è un buon aromatizzatore istantaneo che potrebbe trovare diverse applicazioni. Per esempio, potrebbe conferire gusti aggiuntivi ai liquidi già aromatizzati, senza la necessità di contaminare irreversibilmente il liquido originale. Inoltre, per coloro che si dedicano alle estrazioni, professionali o fai da te, potrebbe essere un oggetto utile per un test preliminare, anche se approssimativo, della qualità dei materiali vegetali prima di procedere alla loro estrazione. Diversamente, non lo ritengo ancora un valido sostituto dello svapo tradizionale, a causa dei difetti elencati.
Per il prezzo che ha (49€), penso che il Convex possa essere un’esperienza interessante da fare e che abbia increspato le acque un po’ troppo calme di uno svapo tanto routinario e povero di innovazioni.

Per maggiori informazioni e acquisti: www.convexvape.com.


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