La gag di Totò in cui il mitico Antonio cerca di vendere la Fontana di Trevi ad uno sprovveduto turista è nota a tutti. Al di là del lato comico, in tutti i settori la fregatura può essere in agguato, talvolta malcelata ed altre volte ben nascosta. Le brutte sorprese possono attenderci anche quando si acquistano tabacchi. Trattiamo l’argomento attraverso un curioso aneddoto.
Un giorno, l’amico Lorenzo Bertotti, fedelissimo fan di Alkemikosvapo.com, riceve in dono un humidor pieno di sigari Cohiba Espléndidos. L’humidor, dal look accattivante, reca un adesivo con i marchi Cohiba ed Espléndidos, una fascetta con su scritto Habana ed un sigillo di garanzia dell’originalità su cui campeggia la scritta Repubblica de Cuba, oltre a varie altre diciture e codici.
I sigari nell’humidor sono confezionati singolarmente e portano un’anilla su cui sono stampati il marchio Cohiba e la dicitura La Habana, Cuba.
Lorenzo posta su Facebook le foto del “prezioso” omaggio, ma dopo i primi commenti entusiastici inizia a farsi strada il dubbio sull’originalità del prodotto.
Quelle che seguono sono le foto reali che documentano il momento.
Il primo dubbio che colpisce alcuni intervenuti riguarda l’humidor, in quanto Cohiba non ha mai confezionato sigari Espléndidos in scatole di legno e vetro. In effetti, è sufficiente un’attenta ricerca nei manuali di fumo lento e su internet per trarre le dovute conclusioni. Ma andiamo avanti, perché ben altri nodi verranno al pettine.
Spostando l’attenzione sull’anilla, si scoprono varie imperfezioni, alcune più lampanti di altre. Nella parte alta si vede un reticolo di quadratini bianchi disposti in campo nero su quattro o cinque file. Il reticolo è interrotto dal marchio Cohiba, scritto in nero ed incluso in un rettangolo bianco. La metà inferiore è occupata da un campo giallo, che porta una scritta nera, La Habana, Cuba, decentrata verso l’alto.
L’anilla è assolutamente difforme dall’originale, in cui le file di quadratini bianchi sono cinque, il marchio Cohiba è dorato ed in rilievo, il campo bianco è bordato da una spessa linea dorata ed il campo giallo è più stretto, separato dal reticolo di quadratini da una spessa linea dorata e reca la scritta Habana, Cuba (senza il La a precederla).
Sul retro del sigaro originale, i margini laterali dell’anilla si incontrano, sovrapponendosi perfettamente e dando l’impressione che il reticolo di quadratini sia continuo, cosa che non avviene negli esemplari fotografati da Lorenzo.
Descrivendo la testa, quella degli Espléndidos originali è praticamente piatta, classica della forma tozza dei sigari parejo, mentre gli esemplari sotto esame terminano con una testa arrotondata. Continuando ad esaminare la testa, questa dovrebbe presentare tre linee orizzontali, dovute al sovrapporsi di tre strati di tabacco che la chiudono, ma l’esemplare esaminato appare non conforme a questa descrizione.
Soffermandoci sul corpo e sul piede del sigaro, si notano palesi imperfezioni e brutture, che si amplificano se si confrontano tra loro i sigari dello stesso lotto. La foglia della capa è di pessima qualità, per nulla sottile e lucida come dovrebbe essere.
Ma passiamo al vero dramma. Il buon Lorenzo, resosi ormai conto della terribile contraffazione, seziona un sigaro, per esaminarne capote e tripa e scopre che non sembra esservi dentro vero tabacco. Il contenuto è un materiale vegetale di dubbia origine, in foglia e piccoli rametti. Ma, sezionandone un altro, qualcosa lo fa rabbrividire, in quanto scopre della plastica da imballaggi nascosta nella tripa. La spazzatura celata all’interno non lascia più spazio a dubbi: il sigaro non è solo falso, ma, cosa più importante, è pericolosissimo!
La morale del racconto è la seguente: tutto può non essere ciò che sembra.
Noi cantinari, a volte distratti da discorsi inutili, abbiamo l’obbligo di prestare molta attenzione nella scelta e nella conoscenza dei materiali da estrazione ed impegnarci ad acquistare i prodotti solo ed esclusivamente attraverso i canali giusti. Quindi, occhio a ciò che si fa!
Si ringrazia il bravo Lorenzo, che è stato molto attento e che ha autorizzato la condivisione delle foto da lui realizzate e qui pubblicate.