I tabacchi

Ho scritto questo articolo con lo scopo di darvi un’idea di cosa aspettarvi macerando diversi tipi di tabacco.

I tabacchi sono ingredienti molto utilizzati nella macerazione di aromi per lo svapo. Attirano in particolare gli ex-fumatori, ma tra i vapers non mancano gli estimatori che non hanno un passato da fumatori.

Onde evitare delusioni, preciso subito che è praticamente impossibile ottenere lo stesso gusto percepito fumando una sigaretta, che personalmente non rimpiango per nulla. A riguardo, consiglio la lettura del mio articolo Inseguire una chimera.

Esistono tabacchi diversi dai quali si possono ottenere aromi dalle caratteristiche molto differenti. Vediamo i più utilizzati.

  • Virginia – Caratterizzato da una foglia molto larga, è un tabacco poco esigente, potendo essere coltivato in terreni poveri. Questa caratteristica lo rende il tabacco più coltivato al mondo. Una volta raccolto, il tabacco Virginia subisce un processo di cura ad aria calda (flue-cured) convogliata per circa una settimana in locali chiusi attraverso un sistema di tubi di ventilazione. L’aroma ottenuto da questo tabacco è molto dolce e ricorda il miele. Quindi, scordiamoci le note secche e pizzicanti percepite fumandolo.
  • Burley – E’ un tabacco abbastanza anonimo, molto utilizzato dall’industria del tabacco come riempitivo dal gusto neutro e per la capacità di assorbire bene gli aromi. A foglia larga, povero di zuccheri, una volta raccolto viene asciugato ad aria a temperatura ambiente (air-cured) in locali chiusi per un mese circa o più. Non è uno dei miei preferiti, perché sa molto di erbaceo e poco d’altro.
  • Havana – E’ il tabacco utilizzato per confezionare gli omonimi sigari. Le larghe foglie vengono prima asciugate ad aria a temperatura ambiente per un paio di mesi e successivamente fermentate in massa per quasi un anno. L’aroma ottenuto da questo tabacco è caratterizzato da un’equilibrata dolcezza e da apprezzabile speziatura.
  • Kentucky – E’ un tabacco a foglia larga curato in locali chiusi, al fumo di legni di essenza forte (fire-cured). L’aroma ha un gran carattere, per nulla dolce, fumoso e molto corposo. Il mio tabacco preferito, facile da reperire in Italia sminuzzando i sigari toscani. L’amante del sigaro toscano non potrà pentirsi di essere passato allo svapo, perché qui ritroverà il piacere delle vecchie abitudini, senza i rischi legati al fumo.
  • Orientale – Tabacco a foglia piccola, coltivato in Turchia, Macedonia, Grecia, Bulgaria e Libano, e lasciato asciugare al sole (sun-cured) per circa 10-20 giorni. Difficile da reperire puro, è presente in percentuali variabili in miscele dette Orientali. L’aroma ottenuto da questo tabacco è dolce e speziato.
  • Latakia – Il re dei tabacchi da pipa. Molto scuro, quasi nero, proviene dall’isola di Cipro e dalla Siria ed è prodotto curando le foglie di tabacco orientale al fumo di legni ed erbe aromatiche. L’aroma è per nulla dolce, fumosissimo, speziato e intenso. Difficile da svapare da solo, ma in grado di impreziosire le miscele una volta dosato con sapienza.
  • Cavendish – Non è una vera e propria specie di tabacco, ma è il risultato di un trattamento speciale a cui vengono sottoposti diversi tipi di tabacco, in particolare il Burley, al fine di aromatizzarli. Vista l’indisponibilità commerciale di prodotti privi di additivi, ho scritto un articolo intitolato Te lo do io il Cavendish in cui ho spiegato come farselo in casa in pochi semplici passaggi. L’aroma dipende molto dagli ingredienti utilizzati, quindi spazio alla fantasia.
  • Perique – Il padrone indiscusso dei tabacchi fermentati, dai caratteristici sentori speziati. Vi dico subito che prodotti commerciali puri in Italia non ce ne sono. Esistono miscele che lo contengono al massimo al 5%. Se dovesse capitarvi di fare un viaggio in America, cercatelo lì, perché da lì arriva. Il Perique è ottenuto da una specie di tabacco Burley coltivato in pochissimi acri di terra in Louisiana. Una volta raccolto, il tabacco viene pressato e lasciato fermentare nei suoi succhi in botti dove precedentemente è stato invecchiato il whisky. L’aroma che se ne ottiene è il capolista incontrastato dei tabaccosi speziati.

Di tabacchi ne esistono altri, ma quelli elencati sono i più conosciuti e diffusi.

Prima di lanciarvi alla ricerca del prossimo tabacco da macerare, ricordate di scegliere bene, perché non tutti i prodotti commerciali sono sicuri. A tal proposito, consiglio la lettura dell’articolo Tabacchi sì e tabacchi e no. Dopo di che, buon divertimento!



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